Ordinanza del TAR sulla certificazione energetica
Il TAR Liguria ha accolto la richiesta di sospensione della D.G.R. del 02.12.2008 n. 1601 della Regione Liguria "Certificazione energetica degli edifici: elenco dei professionisti e corsi di formazione".
Il TAR ha fatto proprie le argomentazioni avanzate dagli Ordini degli Ingegneri della Federazione della Liguria, come risulta dall''Ordinanza N. 88/2009 REG.ORD.SOSP. - N. 00241/2009 REG.RIC del 19 marzo 2009. Il Consiglio della Federazione Regionale degli Architetti P.P.C. della Liguria sta valutando con i propri legali gli effetti concreti dell'Ordinanza.
La Regione però sta andando avanti incurante dell'Ordinanza del Tar cosa ne pensate cosa dovremmo fare come Geometri ?
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AGGIORNAMENTO la regione CAMBIA LE REGOLE...........
http://www.ordinearchitettisavona.it/content/view/740/1/
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Mi sembra un iniziativa valida
RispondiEliminaindicazioni dell'ordine degli architetti di Imperia
RispondiEliminahttp://www.architettiimperia.it/ita/bacheca_comunicazioni.asp
Credo che il Collegio di Spezia deve fare qualcosa altrimenti come sempre i geometri saranno schiacciati dai poteri forti
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RispondiEliminaFEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI
RispondiEliminaPAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA LIGURIA
presso Ordine Provinciale di Savona, via Vegerio 6/4 17100 SAVONA
t e l 01 9 81 48 78 fa x 0 1 984 8 40 85 ar c h i t e t t i s a v ona@a r c hiwo r l d. i t
Spett.le
Regione Liguria
Dip. Ambiente
Ill.ma Dott.sa Livia Badalato
e p.c.
Ill.mo Presidente
Claudio Burlando
Ill.mo Assessore all’ambiente
Franco Zunino
Oggetto: certificazione energetica – requisiti
La Federazione Regionale degli Architetti P.P.C. della Liguria, in coerenza a quanto
sostenuto negli incontri infruttuosi con i funzionari e dirigenti degli uffici competenti in
materia energetica della Regione Liguria:
a seguito dell’ordinanza sospensiva del T.A.R. Liguria n. 88/2009 del19/03/2009, relativa
alla delibera n. 1601/2008 della Giunta Regionale avente ad oggetto “certificazione
energetica degli edifici: elenco dei professionisti e corsi di formazione”, nella parte in cui,
per l’iscrizione all’elenco dei certificatori energetici, prescrive il possesso dell’attestato di
partecipazione e superamento dei corsi di formazione autorizzati dalla Regione, anche per
i soggetti iscritti ai relativi ordini professionali ed abilitati all’esercizio della professione
relativa alla progettazione di edifici ed impianti, asserviti agli edifici stessi, nell’ambito delle
competenze ad essi attribuite per legge;
in virtù del fatto che per quanto sopra ne deriva che, ad oggi, i professionisti che
posseggono i requisiti richiesti dalla deliberazione in oggetto, e che sono abilitati
all’esercizio della professione relativa alla progettazione di edifici ed impianti, asserviti agli
edifici stessi, nell’ambito delle competenze ad essi attribuite per legge, non sono obbligati,
se attualmente iscritti ai corsi, a sostenere la verifica finale ed altrimenti a sostenere i corsi
di formazione;
EVIDENZIA E RIBADISCE LA PIENA COMPETENZA DEGLI ARCHITETTI ALLA PROGETTAZIONE DI
IMPIANTI CONNESSI AD EDIFICI CIVILI, di competenza per legge, ai sensi del secondo comma
dell'art.52 del RD 2537/1925 in cui si legge "la parte tecnica può essere compiuta tanto
dall'architetto quanto dall'ingegnere". Il che significa che gli architetti sono abilitati ad
intervenire nel campo degli impianti negli edifici. Mentre dalla lettura dell'art.51 del RD
2537/1925, si evidenzia come la competenza esclusiva degli ingegneri sia limitata agli
impianti industriali e ai servizi tecnologici urbani, mentre per gli impianti negli edifici sono
competenti sia gli ingegneri che gli architetti.
Quanto sopra è confermato:
dalla Corte di cassazione con sentenza 8348/93 che ha stabilito una sostanziale
equivalenza tra le professioni di architetto e di ingegnere, che sono state definite
"promiscue ed indifferenziate stante l'equiparazione tra le due categorie e che solo
in linea eccezionale sussistono attribuzioni riservate all'una o all'altra professione,
quali impianti industriali per gli ingegneri e edilizia civile di rilevante carattere
artistico per gli architetti”;
dalla stessa Corte di Cassazione (sentenza 3814/2000) che ha stabilito la
competenza dell'architetto per la progettazione di tutti gli impianti affini o connessi
con i progetti di opere di edilizia civile, quale è un impianto di illuminazione;
dalla decisione del consiglio di stato n. 1876/97 di annullamento della sentenza
del T.A.R. Lazio n. 360/95 relativa all’esclusione della competenza degli architetti
alla verifica di impianti ai sensi della Legge 46/90;
dalla Corte d’appello di Milano che con sentenza n. 2154/2000 ha fatto propria e
riconfermato il principio secondo il quale la suprema Corte di Cassazione (v.
Cass. Nn. 3814/2000, 11994/92) ha riconosciuto la competenza dell’architetto nella
progettazione di impianti elettrici trattandosi di impianti affini o connessi con progetti
di opere di edilizia civile.
Nell’aspettazione che quanto sopra prevalga sulle frasi riportate nella lettera della
Regione Liguria Prot. N. PG/2009/56808 del 07 aprile 2009 “….a detta di rappresentanti
dell’Ordine degli ingegneri, come peraltro riportato da una news pubblicata dell’ordine
degli Ingegneri di Vicenza, solo gli ingegneri … sembrano essere in possesso dei due
requisiti di competenza (edifici ed impianti)”, auspichiamo un chiarimento rapido, della
distonia normativa generata dalla delibera n. 1601/2008 della Giunta Regionale
evidenziata dalla sentenza del TAR Liguria, con il ritorno alla normativa nazionale
vigente, in materia di certificazione energetica.
Distinti saluti
Il presidente della Federazione degli architetti
Fabio Poggio
Il Presidente dell’ordine degli Architetti PPC della Provincia di Genova
Giorgio Parodi
Il Presidente dell’ordine degli Architetti PPC della Provincia di Imperia
Silvano Toffoluti
Il Presidente dell’ordine degli Architetti PPC della Provincia di La Spezia
Massimiliano Alì
GLI Ingegneri sono ricorsi al Tar, gli Architetti hanno richiesto parere legale e hanno scritto alla Regione (anche Burlando) e i geometri .............stanno a guardare.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminanoi geometri dobbiamo fare il corso in quanto non abbiamo una preparazione sugli impianti e di fisica tecnica analoga a quella di ingegneri e architetti
RispondiEliminaPer Anonimo delle 15.24
RispondiEliminaSei sei un ingegnere o architetto comprendo la tua affermazione se invece sei un geometra ti consiglio di laureati per tolfgierti dal Colleggio che di persone come è meglio perderle
Geom. Volpi Aldo
come gli Architetti e alcuni ingegneri dovrebbero fare i corsi di catasto, topografia stime immobiliari
RispondiEliminanoi geometri dovremmmo votare centro Destra
RispondiEliminaPer anonimo delle 15.24, credo che Tu sia un po frustrato, i geometri hanno competenze in materia di impianti vai a vedere la formazione nel sito del ministero dell'istruzione. Non ci sono dubbi.
RispondiEliminahttp://www.pubblica.istruzione.it/scuola_e_famiglia/geospe.shtml
Io ritengo che fare i corsi sia giusto, come per la certificazione anche per le altre materie professionali bisogna essere competenti per dare un lavoro di qualità . Credo che questo valga sia per i Geometri che per le atre categorie professionali. Quello che è da rivedere sono le modalità dell’esame: come è ora diventa una selezione e non un modo per verificare la preparazione professionale. Quattro ore per fare una certificazione a mano (che poi no farai mai più) non bastano o cambiano le modalità e i tempi dell’esame, o l’esame va semplificato . In Lombardia si fa un questionario ha risposta multipla e se le cose non le sai non passi, ma è più umano di quello previsto dalla nostra giunta regionale. La regione così rigida nel tipo di esami e nella preparazione ti fornisce uno strumento come CELESTE che svilisce e ridicolizza la certificazione. Spero che ci sia una seria e ponderata rivisitazione dell’esame, altrimenti non potrò che fare sentire il mio dissenso da questa linea politica cambiando il mio orientamento nel voto.
RispondiEliminaMarco
Concordo pienamente con quanto scritto nel post precedente da Marco, infatti dopo aver partecipato al corso di 80 ore sono convinto che non ho avuto alcun accrescimento professionale in quanto le lezioni hanno avuto come argomenti elementi di fisica e termodinamica puramente teorica e nulla di pratico.
RispondiEliminaAltra enorme deficienza è il programma che è stato imposto dalla nostra amata Regione, il fantomatico CELESTE che banalizza i dati di input che bisogna inserire per redigere l’ attestato di certificazione energetica.
Infatti se un professionista è in grado di fare bene una Legge 10 sicuramente CELESTE in confronto è veramente ridicolo!!!!!!
Come categoria credo che sia opportuno scrivere e battere i pugni sulle scrivanie dei funzionari regionali che attualmente sono in procinto di accogliere le richieste degli Ingegneri e Architetti circa l’ esclusione degli stessi dall’ obbligo di sostenere l’ esame finale.
E’ una VERGOGNA che i Geometri devo subire questa umiliazione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Firmato Geometra Volpi Aldo
Chiedo ufficialmente che i GEOMETRI vengano esentati dall’ obbligo di sostenere l’ esame per essere iscritti nell’ elenco regionale per i seguenti motivi :
RispondiElimina1. i GEOMETRI sono legittimati alla redazione della Leggo 10 ora D.Lgs. 192/2005 in materia di calcoli e verifiche sulle dispersioni degli edifici che impongo al professionista conoscenze approfondite della materia ;
2. è assurdo imporre un’ esame finale che prevede in una sola giornata ben due prove scritte di cui la prima prevede il calcolo effettuato A TAVOLINO senza l’ ausilio di manuali delle dispersioni di un edificio e la sua successiva certificazione quando nella vita professionale quotidiana sarà usato CELESTE ;
3. il programma CELESTE ha notevoli discrepanze fra i risultati e i dati richiesti che sono troppo superficiali e banali ;
4. la Regione Liguria ed in particolare l’ ufficio ARE in questi mesi in cui sono state sollevate critiche di metodo e procedurali ha dimostrato atteggiamenti atti ad offendere la nostra professionalità senza rispondere alle nostre istanze ufficiali inoltrate via mail ,
5. la certificazione è una cosa seria non è un business per pochi ma un’ opportunità di lavoro per tutti.
E’ ora di SVEGLARCI basta con queste umiliazioni!!!!!!!!!!!!!
Geom. Gianfranchi Lorenzo
Chiediamo a tutti i colleghi di formulare interveti costruttivi e con una forma decorosa della professione che svolgiamo. Invito tutti a Firmarsi almeno con il nome ciò rende più autorevole l’intervento e facilita il confronto.
RispondiEliminaGrazie
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RispondiEliminaIo sono un partecipante al corso sulla certificazione energetica e sono veramente basito sul fatto che gli Ingegeneri e Architetti saranno esentati dalla Regione Liguria da fare l' esame finale.
RispondiEliminaChiedo ufficialmente ai colleghi consigleri e al Presidente quali azioni intendono intraprendere per la tutela della nostra categoria.
Grazie a chi mi risponderà.
Geometra Volpi Aldo.
Oggi parlando con un amico che lavora in una agenzia immobiliare mi è stato detto che una “società” di Napoli rilascia il certificato energetico visionando esclusivamente la planimetria (impianti, aggetti, tende, ombreggiature, ecc,ecc,ecc,ecc?????) al prezzo di 200/300 Euro, spero che non sia vero. É opportuno che vigiliamo su queste possibili aberrazioni e le segnaliamo tempestivamente al collegio e alla regione affinché procedano con le opportune verifiche.
RispondiEliminaSimone Bertoli.
In seguito a richieste di aggiornamenti presentate dalla deputata uscente del Parlamento europeo – e presidente del gruppo Verdi - Monica Frassoni, la Commissione Ue ha reso noto di aver confermato e aggravato la procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato rispetto della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.
RispondiEliminaIn particolare, alcuni mesi fa l'Italia ha ricevuto da Bruxelles una lettera di messa in mora per non aver recepito integralmente le disposizioni della direttiva entro i tempi stabiliti dalla stessa. L'articolo 15 della Direttiva del 16 dicembre 2002 aveva previsto infatti che, entro il 4 gennaio 2006, “gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva”. Tuttavia lo stesso articolo ha previsto che, in caso di mancata disponibilità di esperti qualificati e/o riconosciuti, gli Stati membri dispongono di un ulteriore periodo di tre anni per applicare integralmente gli articoli 7 (Attestato di certificazione energetica), 8 (Ispezione delle caldaie) e 9 (Ispezione dei sistemi di condizionamento d'aria). Dunque entro il 4 gennaio 2009 l'Italia avrebbe dovuto conformarsi integralmente a quanto stabilito dal citato art. 7, secondo il quale “gli Stati membri provvedono a che, in fase di costruzione, compravendita o locazione di un edificio, l'attestato di certificazione sia messo a disposizione del proprietario o che questi lo metta a disposizione del futuro acquirente o locatario, a seconda dei casi”.
La legge 133/08
Da qui la procedura di infrazione dell'Ue nei confronti dell'Italia, cui di recente si è aggiunta, con una lettera inviata dalla Commissione il 25 maggio scorso, un'ulteriore messa in mora per le modifiche apportate al decreto legislativo 192/05 con la legge 133/08. La legge Calderoli sulla semplificazione ha infatti abrogato l'obbligo – previsto dai commi 3 e 4 dell'art. 6 del Dlgs 192/05 – di allegazione (nelle compravendite di interi immobili o di singole unità immobiliari) dell'attestato di certificazione energetica, e di una sua consegna o messa a disposizione del conduttore in caso di locazioni. In pratica, pur restando valido l'obbligo di redigere il predetto attestato, l'articolo 35 della legge 133/08 ha cancellato la sanzione della nullità degli atti per chi non abbia allegato la certificazione al rogito.
La mancata garanzia della consegna all'acquirente o locatario dell'attestato di certificazione ha fatto scattare da parte della Commissione la richiesta di chiarimenti e la messa in mora supplementare (per fatti aggiunti) dell'Italia, che ora dovrà fornire risposta alle osservazioni della Commissione entro il prossimo 25 luglio, a meno che chieda, con specifica motivazione, una proroga.
Ieri sono stato al convegno presso la Camera di Commercio “La Certificazione energetica , adempimenti per le compravendite e le locazioni” . Sembrava di essere ad un convegno dal titolo “Certificazione energetica : fatta la legge trovato l’inganno”. infatti era incentrato prevalentemente sul come non far fare la certificazione ai soggetti interessati e/o sul come aggirare la norma. Ci sono stati passaggi senza dubbio interessanti e formativi, però credo che sia il momento di andare oltre l’applicazione di una norma. Il compito di noi professionisti deve essere quello di contribuire a creare una cultura del risparmio energetico , sopratutto in un paese come il nostro privo di fonti energetiche. Risparmio energetico vuol dire certamente qualche sacrificio in più da parte di chi vende o ristruttura, ma può contribuire fortemente allo sviluppo dell’economia del nostro paese, al risparmio dei consumi energetici nazionali nonché contribuisce ad un ambiente più sano. Certamente come sempre la legge è piovuta sulla testa dei cittadini senza una preparazione e senza alcuna campagna pubblicitaria , pertanto ci si accorge dell’esistenza spesso e volentieri perché il notaio rimanda l’atto per mancanza dell’ACE. Geometri, ingegneri, architetti,notai, agenti immobiliari e avvocati ecc hanno il difficile compito di fare “digerire” la novità alla propria utenza spiegandone le positività e le criticità che tuttora abbiamo , ma non possiamo nasconderci e rinviare ancora questo tema , prima lo affronteremo e prima potremmo dare un impulso ad un nuovo sviluppo economico sostenibile per noi e per le generazioni future.
RispondiEliminaGeometra Simone Bertoli